PRIMO MAGGIO

L’IRIDE: OLTRE LA DISABILITÀ, IL LAVORO COME ESPRESSIONE DI SE’

Il Primo Maggio è la festa dei lavoratori, il momento ideale per celebrare il valore del lavoro come strumento di dignità, autonomia e partecipazione alla vita sociale, nonché crescita di sé. È l’occasione giusta anche per accendere i riflettori sul contributo, ancora troppo poco raccontato, delle persone con disabilità al mondo del lavoro.

“Il lavoro è strumento di libertà e crescita. Una dimensione, quella del “fare”, che accompagna ogni persona nello sviluppo della propria identità. Lo è per tutti noi e può esserlo anche per le persone con fragilità, è questo che ci muove da oltre 40 anni per dar loro la possibilità di mettere alla prova talenti e capacità sia nei percorsi proposti dai servizi socio educativi che nella cooperativa di lavoro - spiega il Presidente della Cooperativa sociale monzese L’Iride, Enrico Novara – La sede di via Cimabue offre lavoro stabile e professionalizzante a persone con disabilità. Non si tratta di assistenza, ma di integrazione produttiva in un contesto che unisce competitività e inclusione. Il segreto sta nella capacità di dialogare con le aziende partner clienti, analizzarne le lavorazioni in ingresso, coglierne le specificità tecniche così da essere in grado di scomporne il ciclo produttivo e riorganizzarlo secondo le peculiarità e il potenziale tecnico dei nostri lavoratori.”

In Italia appena il 32,5% delle persone con disabilità tra i 15 e i 64 anni ha un’occupazione, contro il 58,9% della popolazione senza disabilità. In un solo anno, in Lombardia, sono state avviate al lavoro quasi 10mila persone con disabilità, di cui oltre 2mila attraverso politiche finanziate dalla Regione.

L’Iride opera nel settore degli assemblaggi elettromeccanici e lavorazioni meccaniche ed offre servizi come il montaggio e cablaggio di quadristica e collettori rotanti unitamente al taglio di materiali, tornitura e fresatura CNC, l’assemblaggio meccanico di componentistica speciale, nonché lavorazioni varie come la preparazione di cavetteria elettrica.

La sede produttiva della Cooperativa è luogo di lavoro e anche uno straordinario contesto formativo all’interno dello stesso ecosistema produttivo: “Al momento ospitiamo ben 15 tirocinanti (con tirocini curricolari, extra curricolari e di inclusione sociale) inviati da enti territoriali e formativi che vedono nella nostra realtà una risorsa capace di trasmettere competenze tecniche specifiche e di osservare, misurare e restituire nel tempo, il potenziale lavorativo di ciascuno. Abbiamo giovani connotati da fragilità e persone normodotate che stanno sulle linee produttive accanto a operatori disabili che conoscono talmente bene il processo da diventare formatori essi stessi. In questo senso, la Cooperativa B de L’Iride è un bacino prezioso di conoscenze specifiche sulla meccanica e l’elettromeccanica in particolare, ma ora stiamo lavorando anche ad un progetto di implementazione logistica.
I tirocini extracurriculari durano dai 6 ai 12 mesi e abilitano a spendere le capacità apprese anche in altri contesti, allargando così il ventaglio di opportunità personali. Anche diversi istituti di formazione professionale del territorio ci mandano i loro ragazzi in PCTO per fare un’esperienza potente dal punto di vista umano e formativo - spiega la Direttrice de L’Iride, Claudia Valtorta.
Diamo sempre maggior peso alla messa a punto di processi funzionali alla governance della produzione per mettere pienamente in gioco le potenzialità delle persone; infatti, stiamo lavorando a fondo per rinnovare il supporto tecnologico del nostro sito produttivo e inserire nuove risorse”.

Oggi la cooperativa B, guidata dal Direttore tecnico, impiega in produzione 18 persone con fragilità, affiancate da 3 tutor di linea, un responsabile della logistica e conta su una rete di 15 aziende clienti. Inoltre, attiva costantemente percorsi di tirocinio, offrendo opportunità di formazione e inserimento anche grazie alle convenzioni ex art. 14 del D.Lgs. 276/2003.

“Ogni commessa viene affrontata con un approccio industriale, grazie a un’organizzazione che include sistemi gestionali ERP per la pianificazione e il monitoraggio della produzione, un team tecnico specializzato e una certificazione ISO 9001:2015 a garanzia della qualità. Gli strumenti digitali sono necessari per competere sul mercato del lavoro di oggi, ai quali abbiamo potuto accedere grazie al “Bando Evoluzioni” per la transizione digitale degli enti del terzo settore di Fondazione Cariplo - dettaglia il Direttore di produzione, Paolo Confalonieri - La sfida che affrontiamo tutti i giorni è dimostrare che si può coniugare efficienza produttiva, competitività economica e impatto sociale, generando valore non solo per chi lavora, ma per l’intero territorio”.



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